Viaggiare a piedi in Toscana

Toscana: un’infinita scelta di percorsi panoramici per gli appassionati di escursionismo

La Toscana è ricca di circuiti trekking strutturati curati dalle amministrazioni locali o da storiche associazioni escursionistiche. Oltre alla fittissima rete di sentieri individuati dalle strisce bianco-rosse del Club Alpino Italiano, comuni a gran parte del territorio nazionale, vale la pena di segnalare alcuni percorsi o mete, più o meno popolari e più o meno frequentate, di notevole interesse per gli appassionati per l’escursionismo.

La Grande Escursione Appenninica (G.E.A)

Prima fra tutti la G.E.A., la Grande Escursione Appenninica, che costituisce il più lungo percorso trekking della Toscana; con i suoi 400 chilometri di sviluppo, divisi in 25 tappe, collega l’Umbria e le Marche alla Liguria, abbracciando l’intero appennino toscano. Faticosa e di grande soddisfazione, costeggiata di tappe intermedie e di ricoveri variamente gestiti e attrezzati, si svolge interamente sul percorso di crinale 00.

Se siete interessati potrete trovare ulteriori informazioni sul sito del Club Alpino Italiano.

Sorgenti di Firenze Trekking (SO.F.T.)

Il SO.F.T. – Sorgenti di Firenze Trekking – uno dei più importanti anelli escursionistici della Toscana – si trova a pochi chilometri da Firenze, intorno alle conche del Mugello e della Val di Sieve. Seguendolo è possibile camminare per giorni e giorni, seguendo i crinali dell’Appennino fiorentino, intersecando in più punti la G.E.A..

Il sistema di escursioni del SO.F.T si articola in un anello principale e ventidue anelli secondari a esso collegati. L’anello principale percorre una tratta di crinale appenninico (Passo della Futa-Monte Falterona, coincidente con la G.E.A.), spartiacque tra il dominio tirrenico e adriatico e la dorsale che separa il bacino del Mugello dalla conca di Firenze-Prato e dalla Val di Bisenzio.

I posti tappa SO.F.T. coincidono talvolta con quelli della G.E.A, mentre in qualche caso sono autonomi, e ubicati presso ville o coloniche pubbliche, in ex scuole di campagna, in complessi monastici, in campeggi o aziende turistiche, piuttosto che nei rifugi escursionistici propriamente detti.

Per un approfondimento potete fare riferimento al sito dell’Ufficio del Turismo del Mugello.

L’Anello del Rinascimento

L’Anello del Rinascimento è un percorso trekking, mountain bike e genericamente en plein air che si svolge per 178 chilometri sulle colline che circondano Firenze, e ha idealmente al suo centro la cupola del Brunelleschi. Per conoscere il territorio che circonda la città e camminare lungo i selciati che costituivano un tempo la ragnatela delle direttrici che collegavano il centro urbano al resto del mondo, per cogliere i motivi paesaggistici dell’ispirazione dei grandi maestri del Rinascimento: questi gli scopi per cui sono stati individuati tutti i tratti rimasti integri dell’antica rete viaria dell’area fiorentina, ormai desueta e dismessa; essi sono stati cuciti insieme per ottenere un grande sistema escursionistico, che è il primo trekking circumcittadino d’Italia.

Il trekking urbano di Siena

Questo è invece un percorso podistico, che non richiede un particolare allenamento preventivo, lungo le strade di una città d’arte caratterizzata da forti dislivelli del suolo. Il trekking urbano costituisce un modo nuovo e divertente per conoscere le straordinarie bellezze storicoartistiche di una città in cui è ancora possibile passeggiare respirando aria pulita.

Il Monte Amiata

Il Monte Amiata, situato nella Maremma, con i suoi 1736 metri è il più elevato tra i vulcani spenti italiani. L’Amiata, unica vera montagna della Toscana meridionale, è noto per i suoi centri medievali, per la sua gastronomia e per le sue piste da sci. Rivestito a partire dagli 800 metri da una magnifica foresta che alterna il castagno all’abete e al faggio, affacciato a nord-est sui dolci paesaggi della Val d’Orcia, chiude verso oriente il panorama della Maremma, ed è a portata di mano dalle colline di Grosseto.

Chi s’interessa alla storia ha a disposizione i centri storici di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora e Seggiano e numerosi monumenti isolati. Le Riserve Naturali Provinciali del Monte Labbro e del Monte Penna, che si estendono intorno ai due più importanti satelliti del Monte Amiata e l’Oasi WWF del Bosco Rocconi, base per i progetti di reintroduzione del capovaccaio in Maremma.

I sentieri del Parco Faunistico dell’Amiata, sul versante settentrionale del Monte Labbro, permettono di avvistare cervi, daini, lupi, camosci e caprioli. Una fitta rete di itinerari escursionisticche interessano entrambi i versanti della montagna.

Altri tracciati e percorsi di interesse che ci sentiamo di proporre a chi volesse fare escursioni in Toscana:

Da Roccalbegna a Rocchette di Fazio

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 10 km

Questo piacevole itinerario percorre a mezza costa la solitaria valle dell’Albegna, traversa vari valloni e raggiunge il pittoresco borgo di Rocchette. I primi 2 km sono su una strada asfaltata, il resto utilizza delle tranquille strade sterrate, alla fine si può raggiungere (altri 3 km) Semproniano.

Da Roccalbegna all’Oasi WWF dei Rocconi

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 16 km

Sulle alture della destra orografica dell’Albegna, raggiunge il Fosso il Rigo e risale verso il bosco e il casale dei Rocconi, cuore dell’omonima area protetta dal WWF.

Da Santa Fiora a Selva

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 9 km

La prima parte della traversata dalle pendici dell’Amiata al Monte Civitella e a Castell’Azzara include lunghi tratti su strade asfaltate. Si scende alla valle della Fiora, si risale lungo quella dello Scabbia, alla fine si tocca il Convento della SS. Trinità.

Da Arcidosso al Monte Labbro e a Roccalbegna

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta –  11 km

Quasi interamente su strade sterrate, sale al Monte Labbro tra i campi e i pascoli del versante orientale, con ampi panorami sul Monte Amiata. La discesa è in comune con l’itinerario precedente.

Da Selvena a Castell’Azzara

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 7 km

La traversata del massiccio del Monte Penna e del Monte Civitella inizia con una ripida salita e prosegue toccando il Poggio della Vecchia e la sorgente delle Fossatelle.

Da Arcidosso alla Fonte alle Monache e a Santa Fiora

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 14 km

Uno dei più interessanti sentieri dell’Amiata. Si sale tra bellissimi castagneti, si raggiunge l’Anello della Montagna e lo si segue fino alla Fonte delle Monache. La discesa tocca le abetine di Poggio Trauzzolo e le pareti trachitiche de Le Mura.

Da Seggiano a Castel del Piano e ad Arcidosso

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta –  9 km

Il comodo itinerario che collega i paesi del versante grossetano dell’Amiata scende al castello del Potentino e al torrente Vivo, risale a Castel del Piano e prosegue con qualche saliscendi fino ad Arcidosso.

L’Anello della Montagna

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 24 km

Il più lungo e famoso sentiero dell’Amiata compie il periplo della montagna tra i 1000 e i 1300 metri di quota e traversa boschi di faggio, abete, cerro e castagno. Dal versante grossetano lo si raggiunge salendo in auto a Fonte Capo Vetra, al Prato delle Macinaie, alla Fonte alle Monache e alla Madonna del Camicione. A piedi, si possono seguire i sentieri che salgono da Castel del Piano, Arcidosso e Santa Fiora.

Da Rocchette di Fazio a Semproniano e a San Martino sul Fiora

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta –  14 km

Questo percorso di raccordo consente di raggiungere la zona dei Tufi di Sovana, Pitigliano e Sorano. Dopo aver raggiunto il capoluogo si prosegue a sud verso Catabbio e San Martino.

Da Selva a Selvena

Percorso a piedi, a cavallo e in bicicletta – 1 km

La traversata prosegue ridiscendendo alla valle dello Scabbia, scavalcando il Poggio Fontenassa e toccando le case di Poggio Montone. Da Selvena si possono raggiungere verso sud (4 km a/r) le rovine di Rocca Silvana.[

Fonte delle informazioni: provincia di Grosseto

Altri link di interesse